CESATE - Gli incendi del 5 e 6 marzo che hanno coinvolto zone diverse del Parco delle Groane, hanno distrutto quasi sette ettari di vegetazione, causando un ingente danno ambientale.
Il focolaio che ha coinvolto Cesate è divampato contemporaneamente anche a Solaro, colpendo nel pomeriggio di venerdì zone ben distinte del Parco.
L'allarme è stato lanciato qualche minuto dopo le 16, quando le fiamme lambiano già la vegetazione del Parco ed una colonna di fumo si alzava verso il cielo, ad intervenire i Vigili del Fuoco di Garbagnate, Saronno, Desio e Bovisio Masciago con i propri mezzi tra cui anche gli aleicotteri, per domare il fuoco che devastava "Ca' del re" a Solaro e la Pineta di Cesate. Ad intervenire sul posto anche uomini e mezzi della squadra volontari antincendio del Parco delle Groane e della Protezione Civile. Un'azione congiunta che ha permesso di domare i due focolai che rischiavano di espandersi a dismisura, con l'elicottero del Corpo Forestale che si è occupato delle operazioni di spegnimento prelevando l'acqua dal bacino artificiale della zona industriale di Cesano Maderno, mentre l'elicottero dei Vigili del Fuoco effettuava voli di sopralluogo per verificare le fonti dei deu incendi, che hanno lambito le piante fino a raggiungere un'altezza di sette metri.
Le operazioni di spegnimento si sono protratte per più di due ore davanti agli occhi del sindaco Giancarla Marchesi e dell'ex sindaco Roberto Della Rovere, ora Presidente del Parco delle Groane.
Si è reso necessario anche l'intervento dei Carabinieri e della Polizia locale che hanno garantito la sicurezza e si sono impegnati nell'accertamento di quanto accaduto, insieme ai Vigili del fuoco: sembrerebbe infatti che l'incendio sia di origine dolosa, e che lo stesso o gli stessi piromani si siano resi colpevoli anche degli incendi che giovedì hanno interessato le aree di Cogliate.
Il presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere, sostiene che "almeno tre dei quattro focolai di incendio sono partiti in zone interne al SIC (siti di importanza comunitaria) che, come noto, sono tutelate a livello europeo".