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    Cede argine di una roggia, si allagano delle villette...

    Attimi di vera paura si sono vissuti giovedì 30 in via Leonardo da Vinci a Garbagnate, quando con un frastuono fortissimo, l’argine artificiale di un canale secondario del Villoresi ha ceduto improvvisamente. Con forza l’acqua del canale in piena a causa delle piogge del giorno precedente, ha sfondato un muro sotterraneo del complesso di villette costruite in fondo alla via, ed in pochi minuti ha inondato i locali box e tutte le taverne delle abitazioni. Subito i residenti hanno chiamato il 115, e sul posto in pochi minuti è intervenuta l’autopompa dei Vigili del Fuoco di Garbagnate, che resisi conto della pericolosità dell’accaduto, hanno subito cercato di tamponare l’argine creando una diga artificiale. Nel frattempo venivano messi in sicurezza tutti i residenti, e venivano chiusi gli impianti del gas e della corrente elettrica.

    La criticità dell’intervento però è parsa subito chiara ai VvF, basti pensare che l’impeto delle acque ha piegato e sfondato una porta tagliafuoco, ed allagato i locali box con più un metro d’acqua in poche decine di minuti. Alcuni residenti hanno cercato di trarre in salvo le vetture parcheggiate nei garage, ma l’impeto dell’acqua non ne ha dato loro la possibilità.

    Sul posto sono intervenuti anche la Polizia Locale di Garbagnate e la protezione civile del Parco Groane, che con ulteriori motopompe per l’aspirazione, in aggiunta alle 2 dei pompieri, in 4 ore hanno reso agibili ai residenti i locali interessati dal massivo allagamento.

    Il Gruppo intercomunale di  protezione civile del Consorzio Parco Groane, ente di volontario con cui i Vigili del Fuoco di Garbagnate condividono da anni esercitazioni, istruzioni ed interventi di soccorso tecnico urgente, come ogni turno aveva dato ai VvF la sua disponibilità in caso di supporto ad interventi con particolari necessità. Ed è stato grazie a questa sinergia di forze, che i danni alle abitazioni si sono potuti limitare.

    Verificata la stabilità del locale che aveva ceduto sotto la forza dell’acqua, i VvF al suo interno hanno trovato diversi metri cubi di terra trasportati dal flusso di detriti e fango, segno evidente della potenza delle acque.